Loikaw (Myanmar) , una città sotto assedio

Aggiornamento di Febbraio 2024


Aggiornamento di Natale 2023

Questi giorni dovrebbero essere pieni di gioia, serenità e pace, ma nel mondo c’è tanta sofferenza e paura e ansia a causa delle tante guerre a cui assistiamo. Ma per eliminare le guerre è necessario avere prima di tutto la pace dentro di noi, pace che è un dono dall’Alto e che ci permette di essere accoglienti, misericordiosi, aperti all’altro, capaci di  dialogo. Che il Signore ci aiuti ad accogliere la Sua Pace.

In allegato troverete un video e una lettera dal Myanmar. La situazione è molto difficile, tutti hanno dovuto scappare da Loikaw, compreso il vescovo e i pochi religiosi rimasti. Ora la cattedrale è sede del comando militare ed è stata in parte distrutta.

Le suore con le bambine e le famiglie della casa di accoglienza hanno trovato rifugio in alcuni villaggi e aspettano l’evolversi della situazione. Noi abbiamo assicurato la vicinanza con la preghiera e con gli aiuti che si riesce a invaire.

Ancora tanti auguri a tutti

Maria Rosa Grosoli e gli amici del Consiglio


Lettera dal Vescovo di Loikaw – 20/11/2023

Un caro saluto a tutti gli amici di Talità Kum. Come già comunicato,
abbiamo inviato in Filippine con destinazione Myanmar quanto raccolto
dalla mostra delle opere di Alberto Cavallari: 13.950 euro.

Purtroppo nell’ultimo mese si è aggravata la situazione in Myanmar e
proprio a Loikaw, dove c’è la casa di accoglienza per bambine e ragazze
e anche nel centro della città. I militari per combattere l’avanzata    
della resistenza armata hanno ricominciato a bombardare e  7 suore con
bambine, ragazze e persone che avevano trovato rifugio presso di loro
sono dovute scappare verso la foresta e hanno trovato rifugio in una
località lontana dalla città. Ancora una volta hanno dovuto subire
soprusi, minacce con tanta paura e angoscia.

Di seguito le parole del vescovo di Loikaw di 10 giorni fa. In
realtà a inizio settimana i militari hanno obbligato il vescovo e i
pochi sacerdoti rimasti e le suore ( tra cui due Ancelle missionarie) a
lasciare la città e abbandonare la chiesa e tutte le strutture della
diocesi.

Una città sotto assedio da 10 giorni, con attacchi aerei e bombardamenti continui e indiscriminati ed una cattedrale danneggiata dai colpi di artiglieria ma che continua ad ospitare le ultime famiglie impossibilitate a fuggire. E’ quanto sta accadendo a Loikaw, città nello Stato di Kayah (Myanmar), dove il vescovo, mons. Celso Ba Shwe, è rimasto con altri 12 sacerdoti e 10 religiose. E’ il vescovo a raccontarlo al Sir, dopo che domenica 19 novembre Papa Francesco all’Angelus ha parlato “insolitamente” di Myanmar la cui popolazione, ha detto, “continua a soffrire a causa di violenze e soprusi”. La situazione nel Paese è precipitata da quanto la giunta militare ha preso il potere con un colpo di stato nel 2021. Da allora, non si sono placati gli scontri tra l’esercito e i gruppi armati di resistenza.

Vescovo, il Papa ha parlato di Myanmar. Ma cosa sta succedendo?

Un feroce scontro è scoppiato a Loikaw, capitale dello Stato di Kayah, l’11 novembre, quando le forze di resistenza hanno lanciato un’offensiva per occupare la città amministrata dalla giunta. In risposta agli attacchi della resistenza, le truppe della giunta stanno conducendo bombardamenti e attacchi aerei indiscriminati che hanno ucciso decine di residenti. Bombardamenti continui, colpi di artiglieria e spari riempiono l’aria della città notte e giorno nella città di Loikaw. Ora è il decimo giorno di conflitto nella città di Loikaw.

E la popolazione?

Circa il 90% dei residenti della città si è trasferito da Loikaw verso luoghi più sicuri, nella parte occidentale dello stato di Kayah e in altre città e paesi dello Shan meridionale e in altri stati. Dall’11 novembre 1.300 persone sono accorse nel complesso della Cattedrale di Cristo Re per rifugiarsi. Abbiamo provato a evacuarli gruppo per gruppo con l’aiuto di altre organizzazioni della società civile in una settimana. Siamo riusciti a trasferire l’ultimo gruppo di 170 persone nella parrocchia più sicura più vicina nella diocesi di Pekhon, nello Stato Shan. Si tratta di anziani, famiglie con bambini piccoli e neonati, disabili, malati cronici.

E lei?

Rimango con 12 sacerdoti e 10 religiose al centro pastorale insieme a 37 persone, che non vogliono più lasciare la città dopo essersi spostate in molti luoghi (alcuni più di 10 volte) negli ultimi due anni. L’edificio del nostro centro pastorale è stato colpito due giorni fa da colpi di mortaio, danneggiando alcune parti del tetto e del soffitto. Fortunatamente non c’è stato nessun ferito.

E i suoi sacerdoti?

Tutti i sacerdoti e le suore anziani sono stati evacuati in luoghi più sicuri. Tutte le chiese e i conventi della città sono stati abbandonati.

Di cosa avete bisogno?

In attesa di risentirci, inviamo un saluto cordiale

Le persone evacuate necessitano urgentemente di cibo, ripari, coperte e medicinali, in particolare coloro che si trasferiscono a Dimoso dove si trova il più grande sito di sfollati interni. Ci sono più di 150.000 sfollati interni esistenti in quell’area dal 2021.

Solo Papa Francesco si ricorda del Myanmar. Vi sentite dimenticati dai leader mondiali e dalle organizzazioni umanitarie?

Assolutamente sì! Il grido delle persone orribilmente sofferenti nella mia diocesi e in Myanmar non viene ascoltato, né notato. I leader politici mondiali conoscono molto bene cosa sta accadendo ma lo considerano parte di affari interni o come un caso minore. Sono molto triste.

Cosa chiedete?

Fate sapere al mondo e alla comunità internazionale che anche noi siamo esseri umani con una dignità che deve essere protetta, che abbiamo bisogno di giustizia, pace, amore e sostegno umanitario pratico. Ho provato più volte a parlare a livello locale con entrambe le parti in conflitto. Ma entrambe le parti sospettano di me e non accettano di parlare.

Il Papa ha anche detto che la guerra è sempre una sconfitta e che la pace è sempre possibile. Lei crede sia vero?

E’ assolutamente vero. La pace è possibile solo attraverso la Conversione del cuore e la Giustizia con misericordia. Dio chiede una conversione globale! Senza di essa, non c’è pace.

Maria Chiara Biagioni

Fonte: Sir


Preghiamo e operiamo  perchè questa guerra non resti, come spesso
succede,  una delle tante  guerre dimenticate perchè altri conflitti
attirano l’attenzione del mondo. Nel nostro piccolo vogliamo essere
costruttori di pace.

Le nostre missionarie stanno inviando gli auguri di Natale per le
famiglie che hanno adozioni a distanza. Appena arriveranno tutte le
invieremo.

Invitiamo anche le persone o le famiglie che non hanno ancora versato la
quota annuale relativa al sostegno a distanza del 2023 a effettuare, se
possibile, il versamento; vorremmo inviare entro la fine dell’anno tutti
i contributi. Grazie.